Centro Agro Alimentare Riminese: bilancio in utile e trend in costante sviluppo da 9 anni

Il CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese, ha approvato il bilancio 2019 e il previsionale 2020, confermando il trend positivo che vede la struttura riminese in costante attivo dal 2016.

Ecco il resoconto nell’articolo comparso su chiamamicitta.it (  link https://www.chiamamicitta.it/centro-agro-alimentare-riminese-chiude-bilancio-in-attivo-cosi-dal-2016/ )

“Un risultato che consolida la nostra competitività sul mercato – spiega il direttore Valter Vannucci – con il bilancio d’esercizio 2019 che si chiude con un utile netto di euro 87.613 e un previsionale 2020 che conferma la tendenza ad un significativo miglioramento. Grazie ad una gestione caratteristica equilibrata e volta alla crescita, il trend è in costante sviluppo ormai da 9 anni. La società genera flussi finanziari, liquidità corrente e gestisce anche una finanza attiva, senza avere mai smesso di fare investimenti e manutenzioni per mantenere efficiente la struttura e per adeguarla alle esigenze del mercato. Nel corso di questo esercizio, in particolare, si è aggiornato il piano di manutenzioni e di sviluppo delle strutture, con l’inserimento di nuovi investimenti sul complesso immobiliare ed impiantistico, dalle nuove celle frigorifere alle piattaforme di logistica. I risultati ottenuti confermano la bontà delle scelte di risanamento e di rilancio messe in atto e che ci fanno guardare al futuro con un certo ottimismo. La società ha infatti raggiunto una maturità, sia dal punto di vista gestionale, sia imprenditoriale, con la piena occupazione dei suoi spazi e un’apertura allo sviluppo di altre attività e business che hanno permesso l’ingresso di nuovi imprenditori che hanno deciso di investire direttamente all’interno della struttura. Ci siamo arricchiti così di nuove eccellenze, in particolare di un settore ittico all’avanguardia grazie all’ingresso di Mare Chiaro e della ricerca con il laboratorio fitopatologico Verdelab, che insieme al polo logistico e a Marr permettono a questa realtà uno sviluppo economico, finanziario e di competenze”.

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“I risultati ottenuti dal CAAR anche quest’anno sono positivi – dice il presidente Gianni Indino -. Questa realtà diventa sempre più una cittadella, un polo composito, poliedrico e diversificato, altamente accessibile e funzionale, che va ad affiancarsi e ad implementare il core business iniziale che è e rimane il mercato ortofrutticolo. Il tutto grazie ad un’azione imprenditoriale che sta portando i frutti programmati e che ci consente anche di avere liquidità per fare ulteriori investimenti.
Senza dimenticare la grande importanza che il CAAR riveste come servizio pubblico, ruolo al quale non si è mai sottratto, nemmeno nel difficile periodo del lockdown, lavorando senza sosta fin dall’inizio della pandemia, nonostante le scarse notizie iniziali e i timori e mantenendo, grazie al sacrificio dei nostri operatori, il servizio a tutta la filiera dell’agroalimentare e dunque un servizio primario all’intera comunità.
In questo programma di sviluppo costante si inserisce il progetto di aggregazione che ci vede impegnati insieme ai mercati ortofrutticoli di Bologna, Parma e Cesena, che potrà portare a tutte le realtà grandi vantaggi. È un progetto a cui si lavora da anni e che finalmente si sta concretizzando. Il piano industriale è pronto e a giorni verrà valutato dalle amministrazioni pubbliche che vi partecipano. Abbiamo studiato questo progetto industriale nei minimi particolari, con l’obiettivo di rilanciare la rete dei mercati regionali e di tutto il nostro mondo. Le sfide di domani saranno l’internazionalizzazione e lo sviluppo della commercializzazione all’estero, il digitale e l’e-commerce, una logistica sostenibile, sinergie e razionalizzazione dei costi e nuovi interventi sugli asset, dal fotovoltaico alle piattaforme di logistica integrata. Le sfide sono tante e difficili, ma altrettanto stimolanti e cariche di vantaggi per tutto il territorio. Se il progetto di aggregazione andrà in porto come auspichiamo, la forza del CAAR e di tutto l’agroalimentare emiliano-romagnolo sarà moltiplicato per competere da protagonista sui mercati nazionali ed esteri”.

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