Senza tanti proclami e valorizzando una filiera di aziende efficienti, Conip, Consorzio nazionale imballaggi in plastica, ha reso pubblici i risultati raggiunti in 20 anni di attività e ha presentato i suoi numeri: più del 70% delle cassette per ortofrutta intercettate dal closed loop del Consorzio e riutilizzate come materia prima seconda per la produzione di nuove casse, 86mila tonnellate l’anno di casse in materiale riciclato e riciclabile immesse al consumo, oltre 60mila tonnellate raccolte e avviate a riciclo nel 2017. Il sistema produce annualmente risparmi economici e ambientali di tutto rispetto: 2,2 milioni di GJ di energia primaria risparmiata, 148mila tonnellate di emissioni di CO2 equivalente evitate, 599 milioni di litri d’acqua non consumata, 133mila tonnellate di materia prima vergine risparmiata, 40 milioni di euro di risparmio sulle importazioni di petrolio.
Questi e altri dati sono contenuti nel Green Economy Report 2018 la cui presentazione è stata al centro dei lavori del convegno “Chiudere il cerchio. L’economia circolare nella filiera distributiva dell’ortofrutta. Il caso Conip”, che si è svolto oggi a Roma. Il documento è stato realizzato da Conip in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Hanno introdotto i lavori Cosimo Damiano De Benedittis (in primo piano nella foto di apertura), direttore generale Conip, ed Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Il rapporto è stato presentato da Alessia Albani per la Fondazione e da Roberto Magnaghi, managing director di Interseroh service Italia. A seguire, una tavola rotonda con Laura Cutaia, Enea, Maria Rosaria Milana, Istituto superiore di sanità, Fabio Massimo Pallottini, presidente Italmercati, Gennaro Velardo, presidente Italia ortofrutta, Rossella Muroni, Commissione ambiente della Camera, Patty L’Abbate, Commissione ambiente del Senato, Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente. Moderatore dell’incontro Armando Garosci, direttore dell’innovazione editoriale di Largo Consumo, mentre il Partner è stata Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Largo Consumo, Rinnovabili.it.
De Benedittis ha sintetizzato così l’obiettivo del rapporto e del convegno: “Pensiamo che la nostra sia una storia bella da raccontare, una testimonianza di come la circular economy non sia una teoria astratta e lontana, ma una realtà concreta e attuale. E credo che il nostro Consorzio, radicato in questa realtà, svolga un ruolo molto importante”.
Il convegno ha affrontato anche il tema della sostenibilità della filiera distributiva dell’ortofrutta, a partire dalla collaborazione tra Conip e i mercati generali, luoghi privilegiati della raccolta degli imballaggi. Il presidente di Italmercati Pallottini ha constatato, tuttavia, il proliferare di sistemi illegali che reimmettono in circolo le cassette in plastica e auspica il rafforzamento dei controlli per prevenire i furti, che sottraggono preziosa materia prima al sistema produzione-utilizzo-raccolta-riciclo.
Altro argomento dell’evento: la volontà di sfatare l’equazione materiale=inquinamento. La sfida della nuova economia è quella di industrializzare il fine vita degli oggetti, trasformando il rifiuto in risorsa. Servono forti politiche industriali, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Tre i pilastri: imprese efficienti, consumatori educati e in grado di facilitare la raccolta e il riciclo, una politica che metta a disposizione norme, autorizzazioni e servizi. Per chiudere il cerchio, come Conip insegna dalla fine del secolo scorso.
Fonte: Corriere Orotfrutticolo