Italmercati si espande e ricicla l`ortofrutta

A gennaio il mercato generale di Calamaro entrerà nella rete di Italmercati che, intanto, ha appena inaugurato a Roma la prima macchina tras formatrice per rimettere in commercio prodotti ortofrutticoli in scadenza. La macchina sarà messa a disposizione dei centri agroalimentari del network dal 2019 con l ‘ obiettivo di ridurre gli sprechi di frutta e verdura che solo nei mercati generali riguardano circa 7 mila tonnellate all’anno.

Sono queste le novità che ci annuncia Fabio Massimo Pallottini, presidente della rete e direttore del Car di Roma in vista della prossima riunione del comitato di Italmercati, a fine gennaio. Grazie al nuovo impianto di trasformazione, inaugurato nella sede romana lo scorso 11 dicembre, ha appena ottenuto 50 mila euro dal Mipaaft perché questo progetto è rientrato nella rosa dei 14 vincitori del bando ministeriale «Progetti innovativi per la gestione delle eccedenze e contro lo spreco alimentare» che ha stanziato complessivi 700 mila euro e che si è concluso il 27 dicembre. «Il progetto che abbiamo chiamato ‘Frutta che Frutta non Spreca”», spiega Palottini, «è la naturale conclusione, o meglio, il punto di approdo, del tavolo ministeriale anti-spreco a cui partecipiamo.

Il passo successivo, all’ordine del giorno a fine gennaio, sarà di mettere a disposizione della rete la macchina di trasformazione. Dovremo valutare se collocare la macchina, ora al Car, in uno spazio logistico strategico per la distribuzione nazionale. Tutti i mercati italiani, chi più o chi meno, organizzano attività anti-spreco.

In molti casi, sono ormai diventati dei punti di riferimento per le città», ^antesignano è il mercato di Bologna, non a caso il suo presidente, Adrea Segrè, è uno dei deus ex machina della legge antispreco del 2016. «Siamo partiti negli anni 80», precisa il direttore marketing del Caab, Duccio Caccioni, «quando ancora nessuno parlava di questi temi. Con alcuni gruppi di volontari, ogni mese redistribuiamo a Bologna e dintorni, tra le e le lOmila tonnellate prodotti ortofrutticoli in scadenza ma perfettamente edibili che diversamente sarebbero sprecati».

L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è stata lanciata dal Caan, il centro agroalimentare di Napoli, che il 19 dicembre scorso ha siglato, insieme al sindaco Luigi De Magistris e alla Cooperativa di servizi Napoli Libera, il protocollo di intesa con il Banco alimentare della Campania per il recupero dei prodotti ortofrutticoli invenduti, che saranno donati a mense sociali e famiglie meno abbienti. «Nella prossima riunione del comitato di Italmercati», conclude Pallottini, «si voterà, inoltre, per formalizzare l’adesione alla rete del Centro Agroalimentare di Catanzaro che ha già inoltrato la richiesta nel corso del 2018».

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